impetuoso come il mare della costa adriatica, fra l’insenatura di Daila e Punta Salvore, dove la secolare storia dell’olivo segna il territorio fin dall’epoca romana.
La coltivazione, abbandonata per lungo tempo sia a causa delle gelate, sia delle drammatiche vicende storiche, ha vissuto una rinascita grazie anche a Mate Vekić che, alla fine del secolo scorso, ha messo a dimora 25.000 olivi.
È l’amore per la terra, unito a una tempra eccezionale, che lo porta, a 75 anni, a dedicarsi all’agricoltura. Un amore nato in Toscana, nel periodo in cui egli è vissuto in quella regione, e che lo ha segnato emotivamente, determinandone le scelte future. Mate resta affascinato dalla civiltà e dalla ricchezza della pianta di olivo, in tutte le sue espressioni, e decide di creare un oliveto anche nella sua amata Istria, piantando le varietà Frantoio, Leccino e Pendolino, uniche piante allora a disposizione in quantità ingenti. In epoca recente, con l’importante recupero di superfici a oliveto, Mate ha rivolto l’attenzione alle antiche varietà autoctone Busa (Buža), Bianchera (Istarska Bjelica) e Carbonazza (Karbonaca).
Nell’azienda di Zambrattia si lavora nel rispetto dell’ambiente e della natura, in equilibrio fra le esigenze della pianta e le potenzialità del terreno, per produrre olio extravergine di oliva di elevatissima qualità.
Il frantoio è dotato d’impianti d’avanguardia, che permettono di mantenere inalterata la qualità dell’olio elaborato dalle piante e accumulato dalle olive. Le olive, raccolte a mano durante la giornata, la sera sono già olio.
